⚡ Wes Anderson è folle e Instagram ci crede tutti scemi
Un po' di polemica ma anche euforia per il nuovo film di Wes Anderson
Questo sabato in ritardo a causa di The French Dispatch:
👉 Uè Amico Instagrammer, prenditi una pausa!
👉 Due parole su The French Dispatch
📵 Uè Amico Instagrammer, prenditi una pausa!
Dopo le ultime notizie e leak usciti a proposito degli studi interni di Facebook (o dovrei dire Meta?) degli effetti di Instagram sugli adolescenti è arrivata una nuova notifica.
Dopo un lungo utilizzo Instagram infatti sta cominciando a dare la possibilità di avere una notifica che ti ricordi quando stai usando troppo il social, chiedendoti
Uè Amico Instagrammer, prenditi una pausa!
Sottolineo, la possibilità.
Queste parole non sono a caso, questa è una feature che PUOI attivare, e non è nemmeno inserita di default.
Molto semplice, in questo momento, Instagram sta testando i numeri dietro questa notifica per studiare il tasso di abbandono.
Mai si prenderebbero la briga di inserire una feature positiva per i suoi utenti a scapito del fatturato.
E questo fa un po’ ridere un po’ come tutte le risposte di Mark Zuckerberg ad accuse precedenti.
“Prenderemo provvedimenti per le fake news”
“Diminuiremo la reach dei post politici perchè polarizzano”
Zuckerberg sembra proprio che voglia prenderci per il ****.
È estremente convinto di essere più intelligente del 99% della popolazione, e questo secondo me è ció che lo sta portando al collasso.
Essere l’uomo più odiato del pianeta dovrebbe far soffermare di più le sue aziende su quello che fanno e come lo fanno, e invece niente.
Credo personalmente che questa notifica dovrebbe essere obbligatoria (anche se inefficace) su tutte le piattaforme, e forse qualche governo la renderà tale a breve giro.
Non ci rendiamo conto che siamo nel mezzo di due pandemie, una è invisibile e ci siamo immersi ormai da anni.
Una pandemia psicologica che ci assorbe e ci distoglie dai problemi, dalla realtà e che non fa male al fisici ma uccide la mente.
Lavoro con i social da anni, e proprio perchè ne conosco il peso, le psicologie, credo che debbano prendere una svolta etica.
Sia per renderle sane ma anche sostenibili nel lungo periodo, cosa che non sembra (a mio parere) essere all’orizzonte.
*chiedo scusa per il veleno, ma me lo tirano fuori quando mi prendono per scemo*
🎬 Due parole su The French Dispatch
Oggi ho pubblicato tardi perchè ero sicuro che sarei uscito dalla sala con qualcosa su questo film.
Ecco il concept base della trama:
È morto il direttore e – per l’ultimo numero di una rivista che con lui si identificava – i migliori giornalisti danno prova della loro bravura e della loro creatività.
Tralasciando il mio amore innato per Wes Anderson avevo paura che andando a vedere questo film sarei rimasto davanti allo stile di Anderson ma senza troppe pretese.
Il film invece è una Follia Totale, sperimentazione visiva totale (senza mai lasciare ovviamente quello stile inconfondibile).
Con l’escamotage di storie scritte da diversi giornalisti Wes Anderson si diletta nell’esprimere visivamente uno stile di scrittura del personaggio, riuscendo a variegare fotografia, colori, stili di regia e addirittura animazione.
Sono sincero, sono andato a guardarlo da solo appositamente, volevo immergermi in questo film.
Sono rimasto veramente colpito, un’intensa esperienza visiva per chi ama l’estetica, la fotografia e il cinema.
Tra l’altro il solito cast WesAndersoniano (può diventare un aggettivo) al completo + la new entry Timothée Chalamet, che personalmente sto apprezzando molto.
Potrebbe Timothée diventare un nuovo volto dei suoi film? Chissà!
Nonostante le storie siano interessanti questa pellicola potrebbe sembraredifficile e a volte anche pesante, ma diletto e sperimentazione di Anderson rendono il tutto simile a un giro sulle montagne russe.
Probabilmente è uno dei film che ai miei occhi ha dato più soddisfazioni negli ultimi anni!
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Non è Google Maps? Eh sì, e anche il codice sorgente è uguale!
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