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Bitcoin e il Brand Liam Gallagher
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Tempura di pensieri e news:
👉 Bitcoin: l’ombra di Mt.Gox
👉 Brand Consistency: Liam Gallagher e come non passare mai di moda
Bitcoin: l’ombra di Mt.Gox
Sembra il titolo di un film ma è realtà. Su Bitcoin negli ultimi giorni sta aleggiando l’ombra di ciò che successe con il pioniere exchange di cryptovalute Mt.Gox.
Se non sapete di cosa sto parlando trovate tutta la storia in questo video che ho pubblicato su Youtube, vi basti sapere che ci sono in ballo 850 MILA BITCOIN:
Secondo un recente annuncio dell’avvocato curatore del fallimento di Mt. Gox, Nobuaki Kobayashi, è stato confermato che la società è pronta ad eseguire rimborsi agli investitori truffati per 150.000 Bitcoin ( in questo momento 09.06.2022 un controvalore in euro di 3.183.358.735,50€ ).
I creditori potranno richiedere il pagamento in bitcoin, bitcoin cash o dollari, e questo potrebbe portare ad una massiva vendita della cryptovaluta per abbassarne ulteriormente il suo valore portando con sé i crolli classici da panic selling.
Questa ovviamente è una delle possibilità, ma credo che a distanza di anni (all’epoca Bitcoin valeva poche centinaia di dollari ) molti creditori rimarranno nella posizione Bitcoin, visto anche l’andamento del mercato che ha confermato la loro scommessa sull’asset negli ultimi anni.
Quindi degli 850.000 BTC che ho raccontato nel video e spariti da Mt. Gox, solo 150.000 BTC sono stati recuperati.
Brand Consistency: Liam Gallagher e come non passare mai di moda
Mercoledì sono stato al concerto di Liam Gallagher ( fondatore degli Oasis insieme a suo fratello NOEL ). Tralasciando le qualità dell’artista che affiancato da strumentisti davvero forti, 1h di potenza pura e un’apertura dei Kasabian (super band Brit Rock), mi ha stupito vederlo salire sul palco con un Parka ( una giacca lunga ) e tirare fuori una performance con una temperatura media di 35°.
Da bravo uomo di Marketing allora ho elaborato lo spettacolo mentre tornavo a casa e canticchiavo le canzoni dell’artista di Manchester, quanto nel mondo della musica ci sono due strade e Liam Gallagher abbia intrapreso la più difficile, quella della consistenza di Brand.
Solitamente agli artisti, che magari hanno una grande risonanza ed una lunga carriera, spettano due strade per sopravvivere:
• Essere fedeli tanto a sé stessi da rimanere icone
• Evolversi e parlare a nuovi ascoltatori e nuove generazioni
L’alternativa è essere dimenticati.
La seconda strada è sicuramente difficilissima, riuscire a stare al passo con i tempi è una lunga sfida che può essere logorante, ma un grande artista se si circonda di altrettanti professionisti può farcela.
La prima strada invece è FUCKIN’ difficile ( scusate mi è uscita un po’ l’hooligan ). È una strada che richiede una forte personalità, una forte coerenza e l’idea ferma di essere così e non di essere altro. Liam Gallagher la rispecchia esattamente.
Con il suo stile e gli Oasis negli anni ‘90 è stato il creatore di una wave che ha colpito il mondo tra cui anche l’Italia e il suo personaggio è sempre stato molto controverso.
Rissoso, irrispettoso, grande bevitore, con un grande ego ed uno slang inglese che trasuda la parlata portuale di Manchester.
Anche l’immagine, vestiario che attinge a piene mani dalla moda Mod, subcultura inglese che si espanse a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 di cui il Parka Fish Tail ne è il simbolo, occhiale da sole in ogni occasione, scarpe desert boots o sneaker adidas gazelle, posa di canto inconfondibile.
Quella wave è cominciata negli anni ‘90 ma non è mai finita, tuttora lo stile di Liam Gallagher viene scelto dai brand (come Adidas) come icona di stile, e influenza l’abbigliamento di migliaia di ragazzi e meno giovani di tutto il mondo.
Tutto questo è possibile solo quando il tuo non è un personaggio, ma quando quel flusso, quella wave SEI TU e ti rende CONSISTENTE.
A Lucca, a più di 31 anni dalla fondazione degli Oasis, Liam Gallagher era ancora lì sul palco, nella sua posizione, parlando uno slang incomprensibile, a fare il SUO Brit Rock.
Liam Gallagher è l’esempio lampante che la consistenza di brand è difficile, difficoltosa, lunga e dispendiosa, ma ti rende immortale ( se ti rispecchia veramente ).
È giusto evolversi? Sì, ma solo quando ha senso farlo.
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