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Disclaimer: non ho un correttore di bozze, perdonatemi eventuali errori o refusi ma “DONE IS BETTER THAN PERFECT”
Oggi compio 30 anni, non ho scritto per un po’, non volevo scrivere, ho sentito un po’ di lotta interiore nel parlare di digital, sono in fase riflessiva e vi beccate sta riflessione filosofica:
👉 Gli algoritmi dei social come il cinema italiano?
💥 Gli algoritmi dei social come il cinema italiano?
Chi mi conosce sa che sono appassionato di cinema, non sono un esperto, ma mi piace andare al cinema e vedere ogni tipo di film, apprezzando le sfaccettature della settima arte.
Sono appassionato di film di ogni genere, anche se preferisco quelli con dialoghi ben sviluppati e personaggi ben caratterizzati, piuttosto che quelli con molte esplosioni.
Mi piacciono i vecchi film italiani, quelli che hanno reso grande il cinema italiano e che mi fanno sognare di vivere un’altra epoca dove il cinema era invidiato da tutto il mondo.
Adoro i poliziotteschi che guardavo con mio nonno, che riuscivano a legare giallo e commedia in maniera più o meno elegante, ma sicuramente unica.
Qualche tempo fa ho visto al cinema “Mixed by Erry”, un film italiano che consiglio vivamente, perché l'ho trovato una ventata di aria fresca, dopo tanto tempo che non andavo a vedere un film uscito dalla nostra produzione.
Qualche giorno dopo ho letto un'intervista di Dario Moccia a due registi che seguo da tempo grazie al web, Claudio Di Biagio (ex Non aprite questo tubo) e Svevo Moltrasio (ideatore della webserie RItals), dove si sono espressi sullo stato del cinema italiano, e del perché non sia più competitivo come una volta, ma anzi deludente, escludendo pochissime eccezioni.
Poi, qualche giorno fa, su Netflix ho visto un film “italiano” che sta avendo molto successo, si chiama “Era ora” con Edoardo Leo. Un film carino, nello stile de "il giorno della marmotta", ma poi, guardando i titoli, ho notato che è ispirato a un altro film non italiano.
Mi sono fermato e ho pensato (un po' populista la mia mente): "Non sappiamo più scrivere sceneggiature in Italia? È possibile che non ci sia uno sceneggiatore che possa portare qualcosa di innovativo invece di riadattare qualcosa di già esistente?".
Poi, il pensiero è rimasto fermo fino a ieri, durante un corso di formazione dove ho fatto una lezione sui social media e l'advertising online.
Durante la lezione ho parlato dell'importanza di capire cosa funziona, ma di non snaturare la propria idea in funzione di quello che "vogliono gli algoritmi", e di provare anche cose che si ha il dubbio che funzionino. Gli algoritmi "pensano" di sapere cosa vogliamo, perché siamo essenzialmente "scemi" e il nostro cervello è talmente semplice da prendere in giro, quindi preferiscono farci vedere un gattino, due teste, un addominale o un video trash invece di darci qualcosa di valore.
Credo che il loro lavoro di proporre cose "di facile digestione" come i gattini sia sempre qualcosa che vede il breve periodo e non il lungo termine. Lobotomizzare i tuoi utenti è veramente un valore?
Oppure, creare maggiore valore, dando un peso specifico a video più "intelligenti", non accrescerebbe il valore stesso della piattaforma?
Mi vengono in mente due situazioni: una riguarda il contenuto e l'altra la piattaforma.
Per quanto riguarda il contenuto, qualche giorno fa è uscito sui social un video di GeoPop che spiegava come funziona il macchinario trivella utilizzato per creare le gallerie della metropolitana: qualche milione di visualizzazioni in mezz'ora. Ma non è vero che se dai alle persone contenuti interessanti, loro saranno interessati?
Per quanto riguarda la piattaforma, quella che sembra evolversi meglio e risentire meno della concorrenza è ovviamente Youtube, che si adatta senza mai snaturarsi. Anche Youtube è iniziato con i video di gattini, ma ora è pieno di contenuti di altissima qualità per tutti.
Non è vero che se dai contenuti di qualità, allora anche la tua piattaforma avrà qualità e durerà nel tempo?
Non è forse vero che i social, che hanno sempre cercato di inquadrarci per risvegliare il nostro sistema istintivo e rapido, stanno scavando la fossa da soli?
Sì, perché i social, per come li conosciamo, sembrano già vecchi e obsoleti, nonostante siano molto giovani anche ai tempi della tecnologia.
Il parallelismo con il cinema italiano non potrebbe essere più azzeccato: due sistemi che danno ciò che "pensano" vogliamo sono destinati a diventare brutti e decadenti.
L'essere umano deve essere stimolato, deve uscire dal proprio recinto, non è un animale da allevamento e cattività. Solo stimolandolo potrai avere indietro il meglio.
Mi piacerebbe sapere voi cosa ne pensate, potete commentare su Substack oppure rispondere a questa mail: i social hanno un po’ rotto? Voi trovate ancora valore in TikTok, IG, Facebook?
Grande Giove! ⚡️
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Post Scriptum
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