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Le Startup si fanno solo coi soldi dei privati?
Il dibattito sulla natura del finanziamento delle startup è sempre acceso, specialmente in tempi di crisi o di cambiamenti politici ed economici. Recentemente, la decisione di spostare 300 milioni di euro dagli aiuti alle startup al "supporto" del Made In Italy ha sollevato molte polemiche, con molti che si chiedono (specialmente su LinkedIn):
"Ma le startup non si facevano con soldi privati?"
La verità è che l'Innovazione non è solo un affare privato, e non lo è mai stato.
Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, l'innovazione non è sempre stata una questione puramente privata. La narrativa popolare spesso celebra l'audacia e la determinazione degli imprenditori americani, la hustle culture, ma trascura il ruolo fondamentale giocato dai finanziamenti e dal supporto governativo.
Prendiamo, ad esempio, colossi come Google e Apple. La tecnologia alla base del motore di ricerca di Google è nata grazie a un finanziamento della National Science Foundation, un'agenzia governativa. Analogamente, molte delle tecnologie chiave dell'iPhone, come Internet, il GPS e Siri, sono il risultato di ricerche e finanziamenti governativi.
Parliamo poi dell’imprenditore più in voga nell’ultimo periodo: Elon Musk.
Uno studio pubblicato tre anni fa dal Los Angeles Times ha rivelato che solo tre delle imprese di Musk - SolarCity Corp. (che produceva e installava sistemi di energia solare prima della sua fusione nel 2016 con Tesla Motors Inc.), Tesla Motors Inc. (TSLA) (che produce veicoli elettrici) e la Space Exploration Technologies Corp., nota come SpaceX (che costruisce navi missilistiche) - hanno ricevuto 4,9 miliardi di dollari in sussidi governativi. Le varie imprese di Musk hanno risucchiato un totale di oltre 5 miliardi di dollari dalle casse del Governo americano.
E noi?
L'Italia, con la sua forte dipendenza dal turismo, dalla manifattura e dall'agrifood, sembra spesso guardare al passato piuttosto che al futuro. Tuttavia, la storia ci insegna che lo Stato ha sempre avuto un ruolo cruciale nell'innovazione.
L'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI), fondato nel 1933, ne è un esempio lampante. Creato come strumento temporaneo, l'IRI ha avuto un impatto duraturo sulla trasformazione dell'Italia da un'economia agricola a una delle principali potenze industriali. Attraverso l'IRI, lo Stato ha promosso la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione, collaborando con il settore privato e attirando talenti e competenze.
La recente decisione di tagliare i fondi alle startup sembra ignorare le lezioni del passato. In un'epoca in cui l'innovazione è fondamentale, è essenziale riconoscere e valorizzare il ruolo dello Stato come catalizzatore del progresso.
L'Italia si trova di fronte a una scelta: guardare indietro o abbracciare il futuro? La storia ci ha mostrato che lo Stato può essere un partner prezioso per il settore privato, sostenendo l'innovazione e la crescita economica.
Per Approfondire
Per chi è interessato a esplorare ulteriormente questo argomento, "Lo Stato Innovatore" di Mariana Mazzucato offre una panoramica approfondita del ruolo dello Stato nell'innovazione e nella crescita economica.
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