🦄 Per far crescere una start-up non bastano i soldi
Roger Federer su tutti i cellulari svizzeri 🎾
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Andiamo short, la settimana è stata moscia:
👉 Per far crescere una start-up non bastano i soldi
🦄 Per far crescere una start-up non bastano i soldi
Lo so, lo so.
Satispay è da settimane in bocca a chiunque, non si fa altro che parlare di questo unicorno italiano.
Sono sincero non ne ne avevo parlato finora per non essere ridondante con quello che è diventato Linkedin, luogo dove lo spam di queste notizie sono diventate cringe come i trend di TikTok (per i millenial). Ovviamente non ho nulla contro Satispay, ma anzi, sono un felice e soddisfatto utilizzatore dell’app.
Ieri però ho visto una dichiarazione di Alberto Dalmasso, uno dei fondatori, che mi sembrava interessante approfondire sulle difficoltà di crescere in Italia:
"Noi stiamo assumendo una persona al giorno e dovremo assumerne due. Ci vogliono 4 o 5 profili dal mondo Silicon Valley. Dobbiamo però rendere più facile importare talenti. Pensate che abbiamo importato un talento dal Regno Unito, ma abbiamo impiegato sei mesi per un permesso di soggiorno".
Infatti molte volte si pensa che per aiutare il panorama Start Up ed Innovativo italiano bastino i soldi, ma a quanto pare i soldi non sono tutto. Le catene burocratiche italiane imbrigliano le aziende da una parte, poi da un’altra, a volte togliamo una catena ma ne vediamo subito un’altra.
Insomma sembra di avere a che fare con Andromeda dei Cavalieri dello Zodiaco.
Inoltre Dalmasso approfondisce il discorso, dicendo che se ci vuole così tanto per prendere un talento “estero” vuol dire anche rimandare di mesi la crescita del capitale umano dell’azienda e di conseguenza anche la crescita di italiani.
Eh sì, perché in Italia si ha anche la presunzione di pensare che nel Bel Paese ci sia già tutta la conoscenza, la competenza e le capacità tecnologiche in grado di abbattere le differenze con altre nazioni. Un grave errore di superbia!
Anche se è vero che abbiamo persone di grande talento, questo non ci pone su un gradino più alto ma anzi dovremmo avere l’umiltà e la “perfidia” di rubare le conoscenze da altri paesi (come loro hanno fatto per anni con il Made in Italy).
Conclude infatti così il discorso:
"Si tratta di persone che vengono e formano gli italiani. Per proteggere il lavoro degli italiani, questi devono essere competenti e che possano imparare da chi nell'ambito tecnologico ha costruito qualcosa di importante negli ultimi dieci anni. La tecnologia cambia troppo rapidamente per pensare che qui ci siano le tecnologie che ci servono per essere competitivi".
Io nel mio piccolo, nel campo del Digital Marketing, non posso che confermare questa affermazione, visto il livello tecnico di servizi come ad esempio siti internet, strategie digitali fornite da molte web agencies ad imprese italiane INCAPACI di saper valutare una fornitura tecnologica.
Quindi: ben vengano nuove persone da Paesi più Tech, e spillover che ci facciano crescere.
Porn-Adv! 📢
L'operatore telefonico svizzero Sunrise ha cambiato nome sui cellulari in tutto il Paese per rendere omaggio a Roger Federer che si è ritirato. [ via: Linas Beliūnas ]
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Post Scriptum
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