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Disclaimer: non ho un correttore di bozze, perdonatemi eventuali errori o refusi ma “DONE IS BETTER THAN PERFECT”
3+1 Lezioni di coerenza di brand da Apple
Ciao! Sono tornato, non scrivevo da un po’, mancanza di motivazione e ispirazione, ma meglio che mandarvi una newsletter piena di nulla.
Oggi non voglio soffermarmi sull’utilità o meno del visore rilasciato da Apple, ma anzi mi ha affascinato (ancora una volta) la coerenza di brand che Apple ha offerto con il suo lancio.
Di seguito 3 + 1 (impopolare) lezioni di coerenza di brand dal gigante di Cupertino:
1. La pazienza è la virtù dei forti
È vero, Apple non ha seguito il trend del metaverso, non ha voluto giocare d'anticipo o fare mosse affrettate solo per cavalcare l'onda. Come sempre, ha mantenuto la calma, ha aspettato e riflettuto. E quando ha deciso di lanciare il suo prodotto, ci ha mostrato ancora una volta il perché del suo successo: prodotti perfetti, dirompenti e... utili! Se “done is better than perfect”, è anche vero che “la fretta è nemica della perfezione”.
2. Design: Un bilanciamento tra estetica e problem solving
Nel mondo di Apple, il design non è solo estetica, ma è soprattutto problem solving. Si, avete capito bene, con il nuovo visore, Apple ha fatto un passo avanti decisivo: ha ascoltato le critiche dei clienti, ha identificato i problemi dei precedenti visori e ha lavorato per risolverli. E ora, non vediamo l'ora di metterci quel visore in testa e vederlo con i nostri occhi!
3. Un linguaggio tutto suo
Durante la presentazione del nuovo visore, Apple non ha fatto nemmeno un accenno al Metaverso. Avete sentito parlare di "Spatial computing"? Ecco, è questo il linguaggio che Apple ha scelto per descrivere il suo prodotto. Nessun "powered by AI", solo termini futuristici e diretti al domani. Un linguaggio tutto suo, diverso, che rispecchia la sua visione unica del futuro.
4. E ora, l'opinione impopolare: un prezzo alto
Apple ha scelto una strategia di posizionamento diversa rispetto a Hoculus, puntando su un prezzo alto. Ma attenzione, questo non è solo una mossa di marketing: il cosiddetto "placebo pricing" funziona ancora su prodotti che non conosciamo in maniera profonda, come la tecnologia. E in questo caso, il prezzo del visore sembra davvero poter essere giustificato. Non solo perché nessun altro visore attualmente sul mercato sembra avvicinarsi alle sue potenzialità (almeno sulla carta), ma anche perché può sostituire o integrare hardware esistenti. Pensateci, sembra che il futuro disegnato da Apple sia lontano dall'utilizzo dei nostri cari vecchi Macbook, il cui costo è esattamente lo stesso del nuovo visore.
In fondo, Apple non svaluta il futuro, ma ne valorizza ogni aspetto. Se volete essere parte di questa rivoluzione, dovete essere pronti a pagarne il prezzo.
Dalla mia rete
ADPM Drones si ripresenta al Tecnopolo Roma per l’evento “Droni al Tecnopolo: prodotti, applicazioni e servizi innovativi per le imprese e la P.A.”.
SWITCH invece infila una serie di impegni: Micromobility Europe 2023 ad Amsterdam, si iniziano i lavori per migliorare la mobilità nel Comune di Torino, e tra poco ci sarà il Demo Day di questo progetto di CTE Roma.
Piano o Strategia?
Lavorando con molte attività da Digital Marketer mi viene posta spesso la richiesta di creare UNA STRATEGIA.
Il problema è che quello che solitamente si aspetta il richiedente è un piano d’azione, che non è una strategia.
Solitamente questa è la lezione 1 di ogni corso di formazione in cui faccio docenza, l’Harvard Business Review ci ha fatto un video che ho scoperto qualche giorno fa:
Grande Giove! ⚡️
🤖 Robot Scimmiosi e Serpentosi
🌆 Un alfabeto AI fatto di città
🕹 Queste robe retro sono sempre fighe
🌧 Perché l’alluvione in Emilia Romagna è questione di geologia
Post Scriptum
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