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Disclaimer: non ho un correttore di bozze, perdonatemi eventuali errori o refusi ma “DONE IS BETTER THAN PERFECT”
Di che parliamo oggi:
👉 Product Placement fatto bene
👉 Appendice che non puoi rifiutare
🚰 Product Placement fatto bene
Quanti di voi conoscono NordVPN?
E quanti di voi trovano tremendamente invasivi gli sponsor di mezza Youtube Italia per l’azienda?
Molte volte decontestualizzati, marchette fatte per farle, e che spesso dicono anche informazioni non propriamente precise e fuorvianti.
NordVPN è un’azienda (quasi monopolista) che spinge a livello comunicativo un prodotto di cui in pochissimi hanno bisogno, ma in molti stanno sottoscrivendo sotto i colpi dell’influencer marketing pesante che il loro dipartimento marketing porta avanti.
Se volete sapere di più sul business model di NordVPN vi consiglio questo video.
Tralasciando tentativi più o meno riusciti ce n’è uno però che fa scuola nel Product Placement, che può essere d’esempio per chi si occupa di Influencer Marketing.
Sto parlando del Product Placement nel Podcast “Tintoria”.
Tintoria è un podcast tenuto da due stand up comedian italiani, Daniele Tinti e Stefano Rapone, che sta avendo molto successo per gli amanti del genere; in particolare la scelta degli ospiti dell’ultima stagione ha sovvertito un po’ le regole degli “interview podcast” a cui ci eravamo abituati e anche un po’ assuefatti.
Con l’ultima stagione si è aggiunto il nuovo sponsor di NordVPN, e i due piano piano hanno capito perfettamente come inserire il prodotto.
Il momento dello sponsor è diventato una parte importante dello show, o meglio, dell’introduzione. Tinti e Rapone infatti non appena aprono il podcast salutano il pubblico, fanno i ringraziamenti ed immediatamente si calano in un dialogo leggero e tranquillo. Solitamente si concentra su un evento di attualità e a colpi di battute si arriva ad un momento comico e clue dove si va a parare sullo sponsor.
Una striscia comica che da chi, come me, ascolta il podcast è diventata imprescindibile.
Ogni nuova puntata l’ascoltatore si chiede “COSA MAI SI SARANNO INVENTATI QUEI DUE PER INFILARE NORDVPN?”
Il che lo rende esplicito, sappiamo tutti che è una marchetta, ma lo attendiamo tutti con ansia.
È diventata parte integrante dello show, e da qui vorrei estrapolare le qualità del perfetto Product Placement nel 2023:
Protagonista
Creativo
Atteso
Trovi Tintoria qui.
Appendice che non puoi rifiutare
Nella scorsa mail ho parlato di come social e cinema italiano si stiano comportando allo stesso modo: tentano di dare alle persone quello che loro pensano vogliano.
Cioè spingere e creare contenuto sulla base del “Le persone vogliono questo!”.
Caso ha voluto che nelle scorse settimane sia stato entrato nel vortice di quella che secondo me è una delle migliori serie del 2023 a mani basse: The Offer.
Di cosa parla? Parla della REALIZZAZIONE del film Il Padrino di F.F. Coppola, dagli occhi del suo produttore Al Ruddy.
Puro feticismo per gli amanti del cinema lo ammetto, ma un’idea interessante anche per rivedere il capolavoro di Coppola con nuovi occhi.
Tra i tanti personaggi caratterizzati in maniera magistrale abbiamo Robert “Bob” Evans, allora a capo della Paramount Pictures, un visionario che ha prodotto alcuni tra i film più importanti della storia del cinema tra cui “Il Padrino”.
Vi riporto una sua citazione famosissima:
There are three sides to every story: Your side, my side, and the truth. And no one is lying. Memories shared serve each differently.
Interpretato da Matthew Goode, The Offer esalta la figura di Evans e chiude con un fantastico monologo ( che non fa da spoiler) che ci dimostra che il problema di voler dare alle persone “quello che vogliono” è sempre esistito.
E solo i veri visionari, i veri coraggiosi, hanno cambiato il paradigma osando e creando capolavori e quindi valore.
Vi riporto il monologo che segue le critiche sul montaggio lungo 3h che avrebbe dovuto incidere sui guadagni ( più dura il film meno proiezioni si fanno in una giornata) e sul comportamento delle persone ( chi siederebbe mai 3h in un cinema!?):
Questo non è il solito film di gangster, non lo è mai stato e noi non stiamo negoziando col pubblico. Gli stiamo offrendo un’esperienza, dobbiamo evolvere insieme alla popolazione, dobbiamo guidare la rivoluzione oppure ci passerà accanto Charlie [Bluhdorn]. […]
Noi non dobbiamo rincorrere quello che il pubblico vuole vedere ma mostrargli quello che ha bisogno di vedere.
Grande Giove! ⚡️
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